FEDERAZIONE TOSCANA GEOMETRI: NEWS LETTER NORMATIVA E GIURISPRUDENZA DEL 30/11/2020

Le regole del condono edilizio per le opere non ultimate entro il 1° ottobre 1983.

L' <https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:1985;47~art43!vig> art. 43 comma 5 della legge nr. 47/1985, nel consentire la condonabilità delle opere edili abusive non ultimate alla data del 1° ottobre 1983, indicata dall’art.  <https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:1985;47~art31!vig> 31 della stessa disposizione, per effetto di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali, limitatamente alle strutture realizzate e ai lavori strettamente necessari alla loro funzionalità, si riferisce chiaramente all’ipotesi in cui, contestualmente alla richiesta di sanatoria degli abusi commessi, l’interessato abbia necessità di completare le opere interrotte a causa dei suindicati provvedimenti (p.es. un sequestro o un ordine di sospensione), per tale evenienza legittimando una nozione di “ultimazione” degli abusi più elastica di quella adottata in via ordinaria.

Le regole del condono edilizio per le opere non ultimate entro il 1° ottobre 1983 (ingenio-web.it) <https://www.ingenio-web.it/29003-le-regole-del-condono-edilizio-per-le-opere-non-ultimate-entro-il-1-ottobre-1983?utm_term=40778+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F29003-le-regole-del-condono-edilizio-per-le-opere-non-ultimate-entro-il-1-ottobre-1983&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3948+-+2167+%282020-11-23%29> 

 

Urbanistica: Annullamento in autotutela del titolo edilizio.

L'annullamento in autotutela di un titolo edilizio non può essere disposto per la sola esigenza di ristabilire la legalità dell'azione amministrativa, ma deve esternare i profili di interesse pubblico concreto e attuale al ripristino dello status quo ante, nonché dar conto della comparazione di tale interesse con i confliggenti interessi privati discendenti da posizioni giuridiche consolidate.

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/88-giurisprudenza-amministrativa-tar88/15282-urbanistica-annullamento-in-autotutela-del-titolo-edilizio.html

 

 

 

Urbanistica: Contrasto tra norma regionale e norma statale sopravvenuta in materia di s.c.i.a. e automatica abrogazione della norma regionale.

Nel caso di contrasto tra norma regionale e norma statale sopravvenuta in materia di Scia - derivante dalla circostanza che nella prima è più ampio il potere dell’amministrazione di irrogare la misura inibitoria e ripristinatoria pur dopo il decorso del termine di trenta giorni dalla presentazione della SCIA, non soggiacendo il legittimo esercizio dello stesso alla verifica dell’esistenza dei peculiari presupposti dell’annullamento di ufficio – determina  l’automatica abrogazione della preesistente norma regionale in contrasto con essa, derivando l’obbligo della Regione di adeguare la propria legislazione.

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/64-consiglio-di-stato64/15334-urbanistica-contrasto-tra-norma-regionale-e-norma-statale-sopravvenuta-in-materia-di-s-c-i-a-e-automatica-abrogazione-della-norma-regionale.html

 

SCIA e abrogazione automatica della norma regionale: Nel caso di contrasto tra norma regionale e norma statale sopravvenuta.

Il Consiglio di Stato, con la  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20201117/Sentenza-Consiglio-di-Stato-17-novembre-2020-n-01848-21272.html> sentenza nr. 01848 del 17 novembre 2020, interviene sull’eventuale contrasto tra norma regionale e norma statale sopravvenuta in materia di SCIA e precisa se tale difformità determina  l’automatica abrogazione della preesistente norma regionale in contrasto con essa, derivando l’obbligo della Regione (Toscana) di adeguare la propria legislazione.

https://www.lavoripubblici.it/news/2020/11/EDILIZIA/24674/SCIA-e-abrogazione-automatica-della-norma-regionale-Nel-caso-di-contrasto-tra-norma-regionale-e-norma-statale-sopravvenuta

 

Regione Toscana: Emissione parere.


Si comunica che la Regione Toscana ha pubblicato nella Banca Dati della sezione “Territorio e Paesaggio Quesiti & Pareri” il parere nr. 442 del 88/11/2020 avente ad oggetto: Quesito interpretativo in merito all’applicazione delle sanzioni per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell’art. 209 LR n. 65/2014 e ss.mm.ii. in favore di Imprenditore Agricolo Professionale.


Il documento è accessibile al seguente link: 

https://servizi.toscana.it/RT/Territorio_Paesaggio-public/quesiti_pareri/

 

Sospensione dei lavori: è necessario richiedere la proroga del permesso di costruire?

La sospensione dei lavori è istituto sconosciuto alla legislazione in materia di permesso di costruire. 

L’articolo 15 del DPR nr. 380/2001 contempla, quale unico atto idoneo a impedire la decadenza del titolo, la proroga, che deve essere richiesta dal privato prima della scadenza dei termini del permesso medesimo.

Anche nei casi di urgenza o forza maggiore, "l’interessato che intenda impedire la decadenza del titolo è sempre onerato della proposizione di una richiesta di proroga dell’efficacia dello stesso".

Sospensione dei lavori: è necessario richiedere la proroga del permesso di costruire? (lavoripubblici.it) <https://www.lavoripubblici.it/news/2020/11/EDILIZIA/24679/Sospensione-dei-lavori-necessario-richiedere-la-proroga-del-permesso-di-costruire-> 

 

EDILTECNICO: Consueto appuntamento settimanale con la selezione delle massime di sentenze per le materie dell’edilizia e dell’urbanistica.

Lavori su facciate del condominio, occorre sempre il consenso per realizzarle?

Tettoia di dimensioni rilevanti, serve permesso di costruire?

Segnalazione abuso da parte di un confinante, cosa può fare se l’autorità non interviene?

Abusività di un immobile, è sempre condizione oggettiva?

Scala tamponata e muro di contenimento, quale rilevanza per le distanze?

Lavori su facciate condominio, occorre sempre il consenso? | Ediltecnico.it <https://www.ediltecnico.it/83116/lavori-facciate-condominio-consenso/> 

 

Corte Costituzionale: non è mai consentito il completamento delle opere edilizie abusive.

Con la sentenza nr. 233 depositata il 9 novembre scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 47 della legge regionale della Basilicata nr. 11 del 2018.

Il principio affermato con la sentenza implica che l’opera abusiva debba, di regola, essere demolita e che possa essere conservata in via eccezionale previa deliberazione del consiglio comunale, relativa alla singola opera, che constati l’esistenza di prevalenti interessi pubblici (art. 31, comma 5).

https://www.casaeclima.com/ar_43263__corte-costituzionale-nonemai-consentito-completamento-opere-edilizie-abusive.html?mc_cid=6c81b6c3ed <https://www.casaeclima.com/ar_43263__corte-costituzionale-nonemai-consentito-completamento-opere-edilizie-abusive.html?mc_cid=6c81b6c3ed&mc_eid=4ce1f3dc29> &mc_eid=4ce1f3dc29

 

Urbanistica: Vicinitas ed interesse ad agire.

La vicinitas non rappresenta un dato decisivo per riconoscere l’interesse ad agire (che nel giudizio di legittimità davanti al giudice amministrativo si identifica con l’interesse ad impugnare), nel senso che di per sé non è sufficiente, dovendosi dimostrare che l’intervento costruttivo contestato abbia capacità di propagarsi sino a incidere negativamente sul fondo del ricorrente.

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/64-consiglio-di-stato64/15284-urbanistica-vicinitas-ed-interesse-ad-agire.html

 

Soppalco abitabile o locale accessorio: quando si configura l'abuso edilizio?

Soppalco abitabile o locale accessorio: come si fa a valutare l'eventuale abuso edilizio? 

Lo chiarisce il Consiglio di Stato con la  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20201030/Sentenza-Consiglio-di-Stato-30-ottobre-2020-n-6681-21301.html> sentenza nr. 6681 del 30 ottobre 2020 che ci permette di fare chiarezza su un argomento molto interessante.

Soppalco abitabile o locale accessorio: quando si configura l'abuso edilizio? (lavoripubblici.it) <https://www.lavoripubblici.it/news/2020/11/EDILIZIA/24698/Soppalco-abitabile-o-locale-accessorio-quando-si-configura-l-abuso-edilizio-> 

 

APERTURA DI FINESTRE IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO PAESAGGISTICO.

L’apertura di finestre e luci su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico in difformità dal permesso di costruire costituisce variazione essenziale penalmente rilevante.

La Corte di Cassazione, con la  <https://www.legislazionetecnica.it/lt_link/normativa/V1AyN08yMDIwMjk4MTU=> sentenza 27/10/2020, nr. 29815, ha affermato che nel caso in cui si tratti di un immobile sottoposto a vincolo paesistico e ambientale, la realizzazione di finestre e luci sui prospetti dello stesso in difformità dal permesso di costruire costituisce variazione essenziale ai sensi dell' <https://www.legislazionetecnica.it/lt_link/normativa/RFBSMzgwMjAwMSNBMzI=> art. 32 del D.P.R. 06/06/2001, nr. 380.

Di conseguenza tale intervento è punito ai sensi dell' <https://www.legislazionetecnica.it/lt_link/normativa/RFBSMzgwMjAwMSNBNDQ=> art. 44, del medesimo D.P.R. nr. 380/2001, comma 1, lett. c).

https://www.legislazionetecnica.it/6952469/news-edilizia-appalti-professioni-tecniche-sicurezza-ambiente/apertura-finestre-zone-sottoposte-vincolo-paesaggistico

 

CTR Toscana choc: Ecobonus ok anche senza inviare l'asseverazione e la scheda lavori all'ENEA!

La sentenza ha tutta l'aria di essere una di quelle “pesanti”, che lascia strascichi, anche se - è bene precisarlo - una pronuncia tributarista può essere ribaltata dalla Cassazione e, in ogni caso, non prevale sulla legge.

Tuttavia per i giudici, ai fini dell'ecobonus rileva esclusivamente l'effettività del costo sostenuto per l'esecuzione dell'intervento ed è del tutto ininfluente l'omesso adempimento dell'obbligo di invio della scheda lavori.

CTR Toscana choc: Ecobonus ok anche senza inviare l'asseverazione e la scheda lavori all'ENEA! (ingenio-web.it) <https://www.ingenio-web.it/29080-ctr-toscana-choc-ecobonus-ok-anche-senza-inviare-lasseverazione-e-la-scheda-lavori-allenea?utm_term=40915+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F29080-ctr-toscana-choc-ecobonus-ok-anche-senza-inviare-lasseverazione-e-la-scheda-lavori-allenea&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3963+-+2174+%282020-11-27%29> 

 

Gazebo e pergotenda quando sono edilizia libera.

Come si configurano dal punto di vista tecnico-urbanistico le strutture accessorie e le pertinenze? Il dubbio circa il loro inquadramento urbanistico è spesso causa di contenziosi tra privati e pubblica amministrazione.

Su questo tema fa chiarezza il TAR Lazio con la sentenza nr. 12151 del 19 novembre 2020.

https://www.edilportale.com/news/2020/11/normativa/gazebo-e-pergotenda-quando-sono-edilizia-libera_79864_15.html

 

Pergotenda vera o presunta tale? Se copre solamente le scale è edilizia libera. Il caso particolare.

La maggior parte delle volte ci troviamo di fronte a tettoie o gazebi “camuffati” da pergotende e pertanto abusi edilizi, se realizzati senza permesso di costruire, ma nel caso della sentenza nr. 12151/2020 del Tar Roma no, stavolta il ricorso è accolto in quanto la struttura può effettivamente rientrare nel novero dell'art. <https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:2001;380~art6!vig> art. 6 comma 1 del dpr nr. 380/2001, attività di edilizia libera.

https://www.ingenio-web.it/29083-pergotenda-vera-o-presunta-tale-se-copre-solamente-le-scale-e-edilizia-libera-il-caso-particolare