NEWS LETTER NORMATIVA E GIURISPERUDENZA N. 248

Tettoie: occhio alle distanze minime. Nel calcolo delle distanze minime tra le costruzioni vanno considerate le tettoie? Lo chiarisce il Consiglio di Stato. https://www.lavoripubblici.it/news/tettoie-occhio-distanze-minime-31723 Urbanistica: Calcolo della distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. Con riferimento alla disposizione contenuta nell’art. 9, comma 1, nr. 2, del d.m. 2 aprile 1968 nr. 1444, che impone la distanza minima di dieci metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, le distanze tra fabbricati non si misurano in modo radiale, come invece avviene per le distanze rispetto alle vedute, ma in modo lineare tracciando linee perpendicolari tra gli edifici. https://lexambiente.it/materie/urbanistica/64-consiglio-di-stato64/17047-ur banistica-calcolo-della-distanza-tra-pareti-finestrate-e-pareti-di-edifici-a ntistanti.html La transizione delle norme igienico-sanitarie in edilizia. Approfondimento, analisi e considerazioni sullo schema di regolamento previsto dal “Decreto SCIA Bis” (nr. 222/2016) che ha integrato il Testo Unico Edilizia per quanto concerne il procedimento per il rilascio del permesso di costruire, in riferimento all’agibilità e ai nuovi requisiti igienico-sanitari degli edifici. https://www.ingenio-web.it/articoli/la-transizione-delle-norme-igienico-san itarie-in-edilizia/?utm_term=76012 <https://www.ingenio-web.it/articoli/la-transizione-delle-norme-igienico-san itarie-in-edilizia/?utm_term=76012&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_m edium=email&utm_source=MagNews&utm_content=6047+-+3307+%282023-09-13%29> &utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm _content=6047+-+3307+%282023-09-13%29 Abusi edilizi: per la sanatoria non basta l’agibilità. La conferma dal Consiglio di Stato: il certificato di agibilità e il titolo edilizio rispondono a profili diversi e il primo non garantisce l’altro. https://www.lavoripubblici.it/news/abusi-edilizi-per-sanatoria-non-basta-ag ibilita-31739 Ante ‘67 e sanatoria edilizia: cosa cambia con la riforma? Entro il 2024 dovrebbe vedere la luce il progetto di riforma del d.P.R. nr. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) che avrà un impatto determinante sulla sanatoria edilizia. https://www.lavoripubblici.it/news/ante-67-sanatoria-edilizia-cosa-cambia-r iforma-31733 CILA Superbonus, CILA ordinaria e altri titoli abilitativi: quando la cessione del credito o lo sconto in fattura sono salvi. L’Agenzia delle Entrate chiarisce che per gli interventi edilizi iniziati in data antecedente all’introduzione dell’obbligo di presentazione della CILA rileva, ai fini dell’applicazione della deroga speciale, la data di presentazione del diverso titolo abilitativo richiesto dalla normativa all’epoca vigente. https://www.ingenio-web.it/articoli/cila-superbonus-cila-ordinaria-e-altri– titoli-abilitativi-quando-la-cessione-del-credito-o-lo-sconto-in-fattura-son o-salvi/ Beni ambientali: Rilascio postumo autorizzazione paesaggistica. Il rilascio postumo dell’autorizzazione paesaggistica al di fuori dei limiti in cui essa è consentita ai sensi dell’art. 167, commi 4 e 5, d.lgs. 22 gennaio 2004, nr. 42, non consente la sanatoria urbanistica ex art. 36 d.P.R. 6 giugno 2001, nr. 380, non produce alcun effetto estintivo dei reati edilizi né preclude l’emissione dell’ordine di rimessione in pristino dell’immobile abusivo edificato in zona vincolata. https://lexambiente.it/materie/beni-ambientali/145-cassazione-penale145/170 75-beni-ambientali-rilascio-postumo-autorizzazione-paesaggistica.html Il singolo condomino ha diritto ad ottenere copia dei titoli edilizi richiesti dal condominio. La legittimazione all’accesso va riconosciuta a chiunque possa dimostrare che gli atti abbiano cagionato o siano idonei a cagionare effetti diretti o indiretti nei suoi confronti. https://www.altalex.com/documents/news/2023/09/13/singolo-condomino-ha-diri tto-ottenere-copia-titoli-edilizi-richiesti-condominio Urbanistica: Natura interventi precari. La natura “precaria” dell’opera non deriva dalla tipologia dei materiali impiegati per realizzarla, né dalla sua facile rimovibilità, bensì dalla natura delle esigenze che l’opera stessa intende soddisfare. Ciò è chiaramente evincibile dal tenore testuale degli artt. 3, comma 1, lett. e.5, e 6, comma 1, lett. e-bis, d.P.R. nr. 380 del 2001, nei quali si fa esplicito riferimento alle «esigenze meramente temporanee» (art. 3) e alle «esigenze contingenti e temporanee» (art. 6). https://lexambiente.it/materie/urbanistica/160-cassazione-penale160/17076-u rbanistica-natura-interventi-precari.html Il silenzio nella Pubblica Amministrazione. Sia la dottrina sia la giurisprudenza hanno evidenziato l’esigenza di garantire tempi celeri nella definizione di un procedimento amministrativo. A tal proposito gioca un ruolo fondamentale il silenzio, cioè quel comportamento inerte dell’amministrazione a cui la legge attribuisce un significato. In pratica, se viene avviato un procedimento, ove la P.A. non lo concluda con un provvedimento, è il comportamento inerte che ha valore di provvedimento, che può essere di assenso o di diniego. https://www.ingenio-web.it/articoli/il-silenzio-nella-pubblica-amministrazi one/?utm_term=76473 <https://www.ingenio-web.it/articoli/il-silenzio-nella-pubblica-amministrazi one/?utm_term=76473&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm _source=MagNews&utm_content=6055+-+3311+%282023-09-15%29> &utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm _content=6055+-+3311+%282023-09-15%29