COMUNE DI PRATO: MODIFICHE AL REGOLAMENTO EDILIZIO CON DCC 76/2022

Per conto del Comune di PRATO, con la presente si comunica che a far data dal 16/12/2022 è stata apportata con D.C.C. n. 76 del 15/12/2022 la modifica al Regolamento Edilizio con particolare riguardo alla disciplina edilizia comunale degli impianti per l’energia rinnovabile.

Il DL 1.3.2022 n. 17 Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali, come convertito con L. n. 34 2022, contiene misure di grande rilievo strategico per il nostro paese, che assume particolare evidenza nell'attuale contingenza di scarsità delle risorse energetiche, per le quali il nostro Paese è fortemente dipendente dall'importazione.
in questo contesto, l'art. 9 del DL 17/2022, modificando il comma 5 dell’articolo 7-bis del Dlgs 28/2011, ha introdotto nell'ordinamento alcune innovazioni procedimentali, al fine di semplificare l'istallazione sugli edifici degli impianti di energia da fonti rinnovabili, riguardanti, sia la classificazione del tipo di intervento derubricandola a manutenzione ordinaria, che la significativa eliminazione  della necessità di pareri ed autorizzazioni comunque denominati per procedere all'istallazione.
In tale ottica  si è ritenuto comunque necessario accompagnare l'intervento del Legislatore con l'adeguamento della normativa regolamentare edilizia del Comune di Prato, sia per eliminare i passaggi incoerenti, sia per adeguare, a fronte dell'esperienza applicativa, alcune disposizioni allo scopo di favorire la realizzazione degli interventi; fornendo al contempo un quadro sufficientemente chiaro delle possibilità applicative per incentivarne la diffusione, mantenendo delle necessarie tutele per l'edilizia di maggior pregio e di testimonianza storico-culturale e paesaggistica.
Salvo le specifiche prescrizioni indicante nell’ambito dei procedimenti paesaggistici e o monumentali che prevalgono sulle disposizioni regolamentari annoverante nel provvedimento, le novità di maggior rilievo introdotte per gli immobili con manto di copertura in laterizio tradizionale , riguardano la possibilità di installazione  degli impianti anche sulle falde di copertura prospicienti la via pubblica e/o comunque visibili da spazi pubblici senza richiedere l’ulteriore selezione cromatica di colore rosso laterizio, al fine di favorirne la possibilità di installazione, anche per gli edifici ricompresi in zona A e per quelli tutelati dal Piano operativo.
Inoltre per gli immobili di cui al precedente periodo è stato chiarito che la superficie occupata dai moduli dovrà  risultare inferiore o uguale al 30% di ciascuna falda di copertura, consentendo di poter derogare da tale percentuale  per superfici installate inferiori sino a 25 mq , sino al raggiungimento di tale superficie complessivamente installata.
Inoltre, nell’ottica della semplificazione disposta dal legislatore nazionale e per dare un contenuto specifico ai casi di  esclusione dalla necessità di autorizzazione paesaggistica anche nelle aree o immobili, di cui all’articolo 136, comma 1, lettere  c), del citato codice di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004 (vincolo collinare DM 8.4.1958), è stato disciplinato che la stessa non è necessaria, nell’ipotesi di installazione di pannelli integrati nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici esterni, per un raggio di 50 mt dall'edificio e dai punti di vista panoramici individuati nei Siti e percorsi di apertura visiva di cui all'art. 29 delle NTA del Piano Strutturale,  eccettuate le coperture i cui manti siano realizzati in laterizio tradizionale.
Nell’ambito della revisione è stata attuata inoltre la  necessaria azione di coordinamento e di adeguamento della presente disciplina regolamentare a quella pianificatoria disposta dal Piano Operativo, relativamente  ai sistemi di stoccaggio e laminazione, per la riduzione del convogliamento delle acque meteoriche nella fognatura o nel reticolo superficiale conseguenti l’impermeabilizzazione del suolo, prevedendo ulteriori soluzioni tecniche adeguate, tali da consentire, ove possibile, il rilascio naturale delle acque nel sottosuolo.

Il testo del Regolamento Edilizio, aggiornato con le modifiche apportate dalla DCC 76/2022 è in fase di pubblicazione sul sito web del Comune di Prato.