FEDERAZIONE TOSCANA GEOMETRI: NEWS LETTER NORMATIVA E GIURISPRUDENZA DEL 05/10/2020

Urbanistica: Permesso di costruire e conformità alla vigente normativa.

Il permesso di costruire richiede la conformità dell’intervento da realizzare (ovvero uno di quelli di cui all’art. 10 del d.P.R. nr. 380 del 2001) alla vigente disciplina urbanistico-edilizia (leggi, regolamenti e strumenti urbanistici), dovendosi riferirsi la vigenza non solo alla fase di presentazione della domanda, ma anche a quella di emanazione del titolo abilitativo, non potendosi immaginare un permesso di costruire emesso in base a una normativa non più applicabile. 

Queste le conclusioni a cui è giunta la terza sezione della suprema Corte di Cassazione con la sentenza nr. 25929 del 11 settembre 2020.

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/160-cassazione-penale160/15206-urbanistica-permesso-di-costruire-e-conformit%C3%A0-alla-vigente-normativa.html

 

Manca la relazione tecnica nella DIA o nella SCIA? Non si può demolire. Ecco perché.

È escluso che si possa ingiungere la demolizione di manufatti solo perché nella Dia manca la documentazione tecnica esplicativa, la quale pure risulta prevista dal regolamento edilizio.

Quindi, in definitiva: dall’incompletezza della documentazione, ben diversa dall’omissione, non si può desumere un tentativo decettivo del privato nei confronti dell’amministrazione, fatto che richiede una prova ben più corposa della mancata rappresentazione dei lavori nella relazione tecnica esplicativa, in quanto è onere degli uffici di controllare tutta la documentazione presentata e non solo la relazione riassuntiva.

https://www.ingenio-web.it/28367-manca-la-relazione-tecnica-nella-dia-o-nella-scia-non-si-puo-demolire-ecco-perche?utm_term=39692+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F28367-manca-la-relazione-tecnica-nella-dia-o-nella-scia-non-si-puo-demolire-ecco-perche <https://www.ingenio-web.it/28367-manca-la-relazione-tecnica-nella-dia-o-nella-scia-non-si-puo-demolire-ecco-perche?utm_term=39692+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F28367-manca-la-relazione-tecnica-nella-dia-o-nella-scia-non-si-puo-demolire-ecco-perche&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3814+-+2102+%282020-09-29%29> &utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3814+-+2102+%282020-09-29%29

 

EDILTECNICO: Consueto appuntamento settimanale con la selezione delle massime di sentenze per le materie dell’edilizia e dell’urbanistica.

Veranda su balcone, quale titolo edilizio serve?

Cambio di destinazione d’uso da locali tecnici/servizi a residenziale, serve permesso di costruire?

Onere prova della data realizzazione di un immobile, che valore hanno le dichiarazioni dal dante causa dell’interessato?

Tettoie di dimensioni rilevanti, quando sono opere precarie?

Abusi edilizi, che natura ha il potere sanzionatorio?

https://www.ediltecnico.it/79813/veranda-balcone-quale-titolo-permesso-edilizio/

 

Urbanistica: Giudicato penale e titolo abilitativo edilizio.

La sentenza di assoluzione di un precedente titolare del bene da parte del giudice penale, secondo cui l’opera non avrebbe richiesto un titolo abilitativo o autorizzazione paesaggistica, in quanto di modeste dimensioni, e comunque risalente nel tempo, non vincola il giudice amministrativo.

Il giudicato penale non è invocabile se non da parte della persona nei cui confronti si è formato, e con riguardo alla sola sussistenza materiale dei fatti che il giudice penale abbia accertato, come stabilisce l’art. 654 c.p.p..

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/88-giurisprudenza-amministrativa-tar88/15174-urbanistica-giudicato-penale-e-titolo-abilitativo-edilizio.html

 

Urbanistica: Permesso a costruire in variante ad un precedente permesso illegittimo.

Il rilascio del permesso a costruire in variante ad un precedente permesso illegittimo non sana l’illegittimità di questo né legittima l’attività edilizia successivamente svolta, in quanto si tratta dello sviluppo dell’originaria attività illecita. 

Pertanto, anche le opere successivamente realizzate, volte a sanare le illegittimità riscontrate, devono considerarsi abusive, giacché la sanatoria avrebbe richiesto il rilascio di un nuovo e diverso permesso a costruire nel rispetto della normativa urbanistica. 

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/160-cassazione-penale160/15207-urbanistica-permesso-a-costruire-in-variante-ad-un-precedente-permesso-illegittimo.html

 

Titoli edilizi: se la tettoia è autonoma e non è una pertinenza serve il permesso di costruire. Le discriminanti.

Cosa serve per realizzare una tettoia? C'è qualche caso in cui può essere liberamente costruita senza alcun titolo? Domande davvero molto gettonate, protagoniste stavolta di una sentenza del Tar Roma (nr. 9757 del 24 settembre 2020) che ricorda la differenza del regime autorizzatorio da applicare a seconda che la tettoia sia considerata un “manufatto autonomo” - per cui rientra tra le opere di “nuova costruzione” ai sensi dell’ <http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:2001-06-06;380~art3!vig> art. 3, co. 1, lett. e), dpr nr. 380/2001, e quindi la sua realizzazione richiede il permesso di costruire - oppure una “mera pertinenza”, nel caso in cui sia priva di carattere di autonoma utilizzabilità, sia dotato di volume modesto rispetto all’edificio principale, abbia natura accessoria rispetto all’edificio principale, essendo preordinato a soddisfare un’oggettiva esigenza di quest’ultimo, per cui non è necessario munirsi del previo titolo edilizio (TAR Campania, nr. 732/2017 e nr. 4488/2011).

https://www.ingenio-web.it/28392-titoli-edilizi-se-la-tettoia-e-autonoma-e-non-e-una-pertinenza-serve-il-permesso-di-costruire-le-discriminanti?utm_term=39712+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F28392-titoli-edilizi-se-la-tettoia-e-autonoma-e-non-e-una-pertinenza-serve-il-permesso-di-costruire-le-discriminanti <https://www.ingenio-web.it/28392-titoli-edilizi-se-la-tettoia-e-autonoma-e-non-e-una-pertinenza-serve-il-permesso-di-costruire-le-discriminanti?utm_term=39712+-+https%3A%2F%2Fwww.ingenio-web.it%2F28392-titoli-edilizi-se-la-tettoia-e-autonoma-e-non-e-una-pertinenza-serve-il-permesso-di-costruire-le-discriminanti&utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3818+-+2103+%282020-09-30%29> &utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3818+-+2103+%282020-09-30%29

 

“Fiscalizzazione abuso edilizio” solo per vizi procedurali: risolto il contrasto giurisprudenziale.

L’Adunanza plenaria ha delimitato la portata della c.d. “fiscalizzazione dell'abuso edilizio” chiarendo che i vizi sanabili di un permesso di costruire, annullato in sede giurisdizionale, sono esclusivamente quelli che riguardano forma e procedura che, alla luce di una valutazione in concreto operata dall’amministrazione, risultino di impossibile rimozione e non anche quelli c.d. “sostanziali”, che ricorrono quando l’opera sia in palese contrasto con le norme che regolano le attività edilizie. 

Lo stabilisce il Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 7 settembre 2020, nr. 17.

https://www.quotidianogiuridico.it/documents/2020/09/30/fiscalizzazione-abuso-edilizio-solo-per-vizi-procedurali-risolto-il-contrasto-giurisprudenziale

 

Decreto Semplificazioni: da ANCE tutte le novità per urbanistica, edilizia privata, procedimenti amministrativi e ambiente.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20200716/Decreto-legge-16-luglio-2020-n-76-20282.html> legge 11 settembre 2020, nr. 120 di conversione del  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20200716/Decreto-legge-16-luglio-2020-n-76-20282.html> decreto-legge 16 luglio 2020, nr. 76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” - entrato in vigore il 17 luglio 2020 (c.d. Decreto Semplificazioni), il 15 settembre 2020 sono entrate in vigore molte delle disposizioni previste per urbanistica, edilizia privata, procedimenti amministrativi e ambiente.

https://www.lavoripubblici.it/news/2020/10/EDILIZIA/24319/Decreto-Semplificazioni-da-ANCE-tutte-le-novit-per-urbanistica-edilizia-privata-procedimenti-amministrativi-e-ambiente

 

Testo Unico Edilizia: ecco il testo aggiornato.

Le regole per la demolizione e ricostruzione degli edifici e la definizione degli interventi di ristrutturazione edilizia sono cambiate. 

La  <https://www.edilportale.com/normativa/legge-dello-stato/2020/120/conversione-in-legge-con-modificazioni-del-decreto-legge-16-luglio-2020-n.-76-recante-misure-urgenti-per-la-semplificazione-e-l-innovazione-digitale-(dl-semplificazioni)_17793.html> Legge nr. 120/2020, di conversione del DL Semplificazioni, entrata in vigore a metà settembre, ha modificato il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr nr. 380/2001).

https://www.edilportale.com/news/2020/10/normativa/testo-unico-edilizia-ecco-il-testo-aggiornato_78740_15.html

 

RISTRUTTURAZIONE DI RUDERE IN ZONA VINCOLATA E VERIFICA DELLA PREESISTENTE CONSISTENZA.

Il Consiglio di Stato ha fermato la demolizione di un edificio ristrutturato in zona vincolata e in assenza di titolo edilizio, in considerazione dell’art. 3, D.P.R. nr. 380/2001, come modificato dal D.L. 16/07/2020, nr. 76 (D.L. semplificazioni).

https://www.legislazionetecnica.it/6771221/news-edilizia-appalti-professioni-tecniche-sicurezza-ambiente/ristrutturazione-rudere-zona-vincolata-e-verifica-della-preesistente-consistenza

 

Testo Unico Edilizia: le novità del DPR nr. 380/2001 su segnalazione certificata agibilità (SCA) e tolleranze costruttive.

Il  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20200716/Decreto-legge-16-luglio-2020-n-76-20282.html> decreto-legge 16 luglio 2020, nr. 76 (c.d. Decreto Semplificazioni), convertito dalla legge 11 settembre 2020, nr. 120, è intervenuto con 4 articoli (10, 10-bis, 11 ed 11-bis), inseriti nel Capo II (Semplificazione e altre misure in materia edilizia e per la ricostruzione pubblica nelle aree colpite da eventi sismici) del Titolo I, su più parti del  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20010606/Decreto-del-Presidente-della-Repubblica-6-giugno-2001-n-380-Aggiornato-al-18-09-2020-al-Decreto-Semplificazioni--20616.html> Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, nr. 380 (c.d. Testo Unico Edilizia).

https://www.lavoripubblici.it/news/2020/10/EDILIZIA/24330/Testo-Unico-Edilizia-le-novit-del-DPR-n-380-2001-su-segnalazione-certificata-agibilit-SCA-e-tolleranze-costruttive

 

Tettoie e pergolati: il TAR interviene sul titolo edilizio, sanatoria e ordine di demolizione.

Tettoie, croce e delizia degli addetti ai lavori. Il sottile filo tra "nuova costruzione" o "mera pertinenza" è stato chiarito in questi anni da vari interventi giuridici. 

Ma come ci si deve comportare se si vuole irrobustire un pergolato già presente per resistere alle intemperie? 

Chiarisce tutto il Tar del Lazio con la  <https://www.lavoripubblici.it/normativa/20200924/Sentenza-TAR-Lazio-24-settembre-2020-n-9757-20696.html> sentenza nr. 9757 del 24 settembre 2020.

https://www.lavoripubblici.it/news/2020/10/EDILIZIA/24322/Tettoie-e-pergolati-il-TAR-interviene-sul-titolo-edilizio-sanatoria-e-ordine-di-demolizione

 

TOLLERANZE COSTRUTTIVE ED ESECUTIVE: NUOVA DISCIPLINA DIFFORMITÀ EDILIZIE PARZIALI.

Nell’ambito delle molte novità in tema di edilizia introdotte dal c.d. “Decreto Semplificazioni” (su cui vedi  <https://www.legislazionetecnica.it/lt_link/fastfind/QVIxNzM4> D.L. nr. 76/2020: semplificazioni e altre misure in materia edilizia), le lettere o) e p) del comma 1,  <https://www.legislazionetecnica.it/lt_link/normativa/REwzNDIwMjAjQTEw> art. 10 del D.L. nr. 34/2020 sono intervenute in merito alla disciplina delle tolleranze costruttive in caso di parziali difformità rispetto al titolo edilizio abilitativo, e hanno introdotto novità concernenti l’individuazione delle difformità di scarsa rilevanza che possono emergere in fase esecutiva, senza compromettere la legittimità dell’opera.

https://www.legislazionetecnica.it/6773728/news-edilizia-appalti-professioni-tecniche-sicurezza-ambiente/tolleranze-costruttive-ed-esecutive-nuova-disciplina-difformit-edilizie-parziali

 

Urbanistica: Decorrenza del termine di inizio lavori.

L'effettivo inizio dei lavori deve essere valutato non in via generale ed astratta, ma con specifico e puntuale riferimento all'entità e alle dimensioni dell'intervento edilizio così come programmato e autorizzato, e ciò all'evidente scopo di evitare che il termine per l'avvio dell'edificazione possa essere eluso con ricorso a lavori fittizi e simbolici, e quindi non oggettivamente significativi di un effettivo intendimento del titolare della concessione stessa di procedere alla costruzione. 

https://lexambiente.it/materie/urbanistica/88-giurisprudenza-amministrativa-tar88/15178-urbanistica-decorrenza-del-termine-di-inizio-lavori.html