RICOSTRUZIONE DI UN RUDERE – CASSAZIONE PENALE – RICERCA CRESME CHI HA PROGETTATO L’ITALIA

RICOSTRUZIONE DI UN RUDERE – CASSAZIONE PENALE 

SENTENZA 39475/2017 – La Corte di Cassazione ha chiarito che la ricostruzione di un rudere necessita di permesso di costruire se non è possibile accertare in base a riscontri certi e concreti la consistenza preesistente. Importanti chiarimenti anche relativamente al concetto di “ultimazione” di un edificio ai fini della prescrizione dei reati edilizi ed ai soggetti cui sono rivolti i reati in tema di costruzioni in cemento armato.

I GEOMETRI HANNO COSTRUITO MEZZA ITALIA – RICERCA “CHI HA PROGETTATO L’ITALIA?” RELAIZZATA DA CRESME  

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Degli 11,9 milioni di edifici residenziali in Italia, 5 milioni (il 41%) sono stati realizzati attraverso forme di auto-promozione e di autocostruzione o da figure professionali che nel passato erano quelle del capo-cantiere o del mastro-costruttore – “ed è all’interno di questo mondo che si annida la maggior parte della produzione abusiva”.

Altri 4,8 milioni di edifici (il 40%) sono stati progettati dai geometri; 1,3 milioni (l’11%) dagli architetti900 mila edifici, infine, dagli ingegneri. È quanto emerge dalla Ricerca “Chi ha progettato l’Italia? Ruolo dell’Architettura nella qualità del paesaggio edilizio italiano” realizzata da Cresme.
Questo riconferma la storicità di una figura professionale, che non deve temere la crisi o la concorrenza di altri Ordini professionali. Sicuramente vanno rivisti i piani di studio ed identificati settori operativi innovativi: essere un tecnico è saper individuare le esigenze del mercato ed essere pronti a dare risposte alla committenza.

Per quanto riguarda le epoche di costruzione del patrimonio edilizio, emerge che:
– 2,15 milioni di edifici sono stati costruiti prima del 1919;
– 1,38 milioni sono il frutto della costruzione tra le due guerre, 51.100 edifici costruiti all’anno;
– 1,66 milioni di edifici sono il risultato della ricostruzione avvenuta tra 1946 e 1960, una produzione di circa 110.700 edifici all’anno;
– 1,97 milioni sono il prodotto degli anni ’60, quelli del boom economico e del triangolo industriale, si tratta di 197.000 edifici all’anno;
– 1,98 milioni di edifici sono stati realizzati nelle provincia e nel sud negli anni ’70, 198mila edifici all’anno.

La produzione di edifici è fortemente scesa negli anni ’80, con la crisi delle città del centro nord e il concentrarsi dell’edificazione nel mezzogiorno; 1,29 milioni di edifici nel decennio, 129.000 all’anno; 80.000 edifici all’anno hanno caratterizzato il primo decennio del XXI secolo; mentre la produzione annua tra 2011 e 2016 è scesa a 32.000 edifici all’anno. Relativamente alla progettazione, su un campione di 3.600 cantieri e progetti di nuova costruzione attivi nel 2017, i progetti a firma di un architetto sono pari al 47,8%, quelli di un ingegnere al 32,2%, mentre quelli a firma di un geometra sono pari al 19,8%